Consiglio dei Maliani d’Italia

Il CMI (Consiglio dei Maliani d’Italia) è una struttura federale di 22 associazioni, creata nel 2001 a Milano, al fine di realizzare un rapporto di solidarietà ed cooperazione tra i maliani e altri realtà, le cui finalità sono di promuovere la conoscenza e il rispetto delle convenzioni nazionali, internazionali e delle leggi, al fine di favorire l’integrazione dei Maliani nel paese di residenza e nel processo di sviluppo dell’attività sociale, culturale e economica del pese d’origine. Il consiglio, omologo ad altri in Europa, in particolare in Francia, rappresenta in Italia il Ministero dei Maliani all’estero, di cui è una “cellula”. Questi consigli, istituiti nel 1991 per iniziativa del presidente maliano hanno diverse funzioni, tra cui censire i maliani presenti in ogni stato estero e coinvolgerli nello sviluppo del paese di origine, tenendo vivi o ristabilendo (specie nel caso delle seconde e terze generazioni) i legami tra la diaspora e il Mali. I rappresentanti di tutti i consigli si riuniscono nel Comitato esecutivo una volta all’anno in Mali per collaborare con il proprio governo. I suoi compiti, nello specifico, riguardano la tutela dei diritti e l’aiuto nel lavoro e negli interessi dei membri, la promozione degli interessi dei maliani all’estero, fornendo informazioni, sostenendo l’impiego delle rimesse in attività produttive in Mali e/o progetti di ritorno, e più in generale le attività di cooperazione economica e sociale tra il paese d’arrivo e quello d’origine.

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