Carovana Il Mediterraneo si da una mano

Le Comunità rurali in marcia dal sud del Marocco verso Terra Madre, a Torino, hanno attraversato l'Italia per raccontare la loro resistenza, fatta di progettualità collettive e rispetto del territorio, e per far conoscere i prodotti d'eccellenza della loro terra e frutto del loro lavoro.

L'associazione Sopra i Ponti, in collaborazione con GAO Cooperazione Internazionale, l’Associazione Mani, Casa dei Diritti Sociali e il Centro Interculturale Zonarelli del Comune di Bologna, ha organizzato una serie di eventi raggruppati nella  Carovana “Il Mediterraneo si da una mano. Incontra il Marocco che cambia nella tua città”.

Una serie di incontri che hanno portato con sé la riflessione rispetto ai temi della sovranità alimentare, dell’empowerment femminile, dell’economia solidale fatta insieme alle diaspore e di partenariati tra le due sponde del Mediterraneo.

I protagonisti
Amina Chalghami e Lahcen Houch della Cooperativa Spinosa – nel comune rurale di Aglou, provincia di Tiznit (100 Km a sud di Agadir, in riva all'oceano) : trenta donne si sono unite per produrre insiem l’olio di argan e altre eccellenze della loro tradizione e prendersi cura della vita sociale del villaggio.
Bouchra Rizki dell’Associazione femminile Al Salam – nel villaggio di Tabia, comune di Foum Zguid, provincia di Tata (regione desertica tra le alture dell'Anti Atlante): le donne hanno assistito per anni alla desertificazione del proprio territorio e all’emigrazione degli uomini, finchè nel 2012 hano deciso di riunirsi in associazione per dare nuovo impulso alla vita socioeconomica del villaggio mettendo a frutto i loro saperi artigianali.
Jamila Amzil della Cooperativa Afourer – ad Afourer, Medio Atlante : nel regno incontratato dell’ulivo, la cooperativa prova a fare della coltivazione della pianta e del commercio dei suoi frutti una realtà sostenibile e vicina alle popolazioni locali, e non un’esclusiva dei grandi proprietari.
Rete Nord Sud per lo Sviluppo Sostenibile nelle Due Rive del Mediterraneo – rete di associazioni e cooperative rurali di ambito nazionale in Marocco, con la partecipazione delle associazioni italiane, di migranti e non, che ne hanno sostenuto la fondazione attraverso micro-progetti di cooperazione decentrata.
Mohammed Rafia Boukhbiza dell'Associazione Sopra i ponti – Bologna. Fondata nel 1995 da migranti marocchini e militanti antirazzisti, lavora per l'inclusione sociale, culturale e politica dei migranti, per l'intercultura e per la cooperazione allo sviluppo sostenibile nei villaggi di provenienza dei propri soci.
Mounia El Fasi dell'Associazione Donne di qua e di là di Parma. Fondata nel 2008, raggruppa donne marocchine residenti a Parma e si occupa di mediazione culturale, inclusione sociale e economia solidale in collaborazione con in DES parmense.


 

GLI APPUNTAMENTI
12 Ottobre BOLOGNA: Convegno “Globalizziamo la resistenza”, Centro Zonarelli, via Sacco, all’interno dell’ottava edizione della Festa dell’Aid al Adha, secondo lo spirito autentico della festa musulmana “Del Sacrificio” dalle ore 9.00.
13 Ottobre ROMA: CSV del Lazio CESV-Spes, via Liberiana 17, ore 15.00.
14 Ottobre NAPOLI: Sala Multimediale del Palazzo Comunale, via Verdi ore 15.00.
15 Ottobre RENDE (CS): Convegno “Migrazioni, agricoltura sostenibile e economia solidale tra Italia e Marocco”, Sala Stampa dell’Università della Calabria, via Bucci, ore 9.30.
15 Ottobre ROGGIANO GRAVINA (CS): Incontro “Il Mediterraneo che c’è fra noi”, Biblioteca Comunale Piazza Re d'Italia ore 18.00.
16-19 Ottobre PARMA: Kuminda - Festival dedicato al diritto al cibo e alla sovranità alimentare, Palazzo della Pilotta.
23- 27 Ottobre TORINO: TERRA MADRE - i piccoli produttori di tutto il mondo si riuniscono al Lingotto per affemare il diritto a un cibo Buono Pulito e Giusto a cura di Slow Food, Lingotto fiere.

 

La Carovana ha attraversato l'Italia dal 12 al 27 ottobre 2014 facendo tappa in diverse città, con meta finale il Festival Terra Madre di Torino, evento che riunisce i piccoli produttori agro-alimentari provenienti da ogni parte del mondo. Le rappresentanti delle cooperative per l'occasione hanno allestito degli espositori non solo per far conoscere i prodotti d'eccellenza della loro terra e del loro lavoro ma anche e soprattutto per portare delle testimonianze dirette, raccontare la loro resistenza, fatta di progettualità collettive e radicamento sul territorio.

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